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LA
COMMISSIONE EUROPEA BOCCIA IL PANE FRESCO
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Con
un parere a firma del commissario uscente alle Imprese, Erkki
Liikanen, la Commissione europea ha espresso la propria posizione
nettamente contraria al disegno di legge "Disposizioni
in materia di produzione e commercializzazione del pane"
attualmente in discussione alla Camera dei Deputati, con il
quale s'intende riservare il termine fresco solamente al
pane prodotto e consumato nell'arco della giornata, differenziandolo
da quello ottenuto con tecniche di surgelazione o altri tipi
di conservazione.
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Il
parere risponde alle richiesta di Spagna e Germania, contrarie
a fare chiarezza e a consentire al consumatore di sapere
esattamente che cosa sta acquistando. La proposta di legge in
questione punta anche a porre le basi affinché le oltre
25mila imprese italiane di panificazione possano competere ad
armi pari sul mercato continuando a garantire gli attuali livelli
occupazionali ma anche, e soprattutto, un pane di qualità,
parte fondamentale della storia del nostro Paese. |
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"L'Italia
è uno dei pochi Paesi comunitari nei quali la cultura
del pane artigianale fresco di giornata è ancora vincente
- ha dichiarato Edvino Jerian, presidente della Federazione
Italiana Panificatori - ed in questo senso essa rappresenta
un mercato tutto da conquistare da parte delle multinazionali
degli impasti surgelati che rifiutano con forza ogni norma che
metta i consumatori in condizione di poter conoscere la natura
e la storia del pane che acquistano. Si tratta di una lobby
potente, che negli scorsi anni è riuscita nell'intento
di far denominare pane anche il prodotto precotto congelato
che viene venduto per fresco dopo il completamento di cottura.
La contrazione di vendite del pane in Francia dopo la diffusione
di questi prodotti, con la conseguente chiusura di migliaia
di imprese, è estremamente emblematica delle gravissime
conseguenze che anche in Italia può avere la decisione
di impedire l'immediata riconoscibilità di tipologie
di pane solo apparentemente simili al pane fresco'.
'La FIP - ha concluso Jerian - farà tutto quanto in suo
potere per contrastare l'attuale orientamento comunitario che
penalizza non soltanto le imprese e le migliaia di addetti che
operano nel settore della panificazione, ma anche e soprattutto
i consumatori che hanno il sacrosanto diritto di conoscere storia
e natura del pane che tutti i giorni portano in tavola'. |
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IL
SETTORE DELLA PANIFICAZIONE IN CIFRE |
(dati
2004) |
Numero
forni industriali |
150 |
Numero
forni artigianali |
25.368 |
Produzione
annua |
3.120.000
tonnellate |
Fatturato
annuo |
7,8
milioni di euro |
Numero
occupati |
230.000 |
Numero
occupati nell'indotto |
180.000 |
CONSUMO
GIORNALIERO DI PANE
(Pro-capite in grammi) |
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Italia |
150 |
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(da
AGRA, D15115) |
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