"Nessuno
conosce veramente il futuro, ma chi esplora il presente,
in profondità, coglie i mutamenti". Partendo
da questo assunto Nemo, un laboratorio di esplorazione
sulle tendenze del retail e dei consumi promosso da Rds
Consulting in collaborazione con partner scientifici, editoriali
ed istituzionali, ha presentato a Milano, in ambito di
Expo Trade, uno studio che evidenzia quali saranno le tendenze
per i negozi del futuro.
La situazione del retail al momento non è delle migliori: a furia
di sconti, i conti non tornano più. Negoziare, contrattare
ma
dopo l'era del costa meno arriverà quella della ritrovata qualità,
dei valori e delle innovazioni vere perché sono queste che creeranno
il valore futuro, tutto il resto non è altro che un "chiassoso
bazar".
Dopo questa premessa Nemo passa all'esame degli scenari:
Scenario 1. Discountizzazione. Da scontrino a scontini. Impoverimento,
indebitamento e precariato sono i fattori per cui il virus del "costa
meno" ha contagiato sempre più settori e retailer. Secondo
stime del Kpmg nel 2010 il 50% dei consumatori sarà formato smart
shopper il cui motto è "viva la spesa abbasso i prezzi".
Scenario 2. Polarizzazione. La vecchia classe media emigra verso
due destinazioni: nuovi ricchi e nuovi poveri, i topspender ed i flopspender,
pochi i primi e molti i secondi. Nel 1980 la fascia media del mercato
rappresentava il 49% dei consumi, nel 2010 invece, secondo stime del
Zukunftsinstitut, sarà solo il 10-20%.
Scenario 3. Smartizzazione. L'eccessiva offerta si contrappone all'eccessivo
calo del potere di acquisto dei consumatori; la via d'uscita? Semplificare
e ridurre: poca scelta, poca complessità, concetti alla portata
di tutti e proposte che puntino all'essenziale e facciano risparmiare
tempo, perché è il tempo il vero lusso. In due parole "smart
business" pensare in grande ma agire in piccolo; rendere tutto più accessibile
e istantaneo, più easy.
In relazione alle tendenze delineate, gli esperti di Nemo hanno quindi
provato ad identificare alcuni concept di negozi che potranno affermarsi
in un prossimo futuro, tra questi:
- il Security shop, negozio blindato che protegge dalle insicurezze
estreme,
- l'Insperience shop, negozio interiore che esalta il soft individualismo
del futuro,
- il Change shop, negozio trasformista che cambia faccia più volte
al giorno,
- il Blow-up shop, negozio gonfiabile che si autogonfia in pochi
secondi,
- il Temporary shop, negozio temporaneo che rimane aperto pochi
mesi in spazi
abbandonati nelle città che contano,
-
il Fusion shop, negozio confuso, che fonde e confonde
insieme stili, ambienti, prodotti e servizi, articoli
di lusso e articoli a prezzi stracciati,
- l'All-age shop, negozio transgenerazionale in cui trovare cose
per ogni età,
- il Pay per use, negozio prestato, in cui si paga per l'uso e
non per il possesso,
- il Casinò shop, negozio azzardato, in cui chi è fortunato
può vincere o pagare la merce sotto costo,
- il Consumer shop, negozio consumerista, già in sperimentazione
in Italia, fatto dai consumatori per i consumatori, un luogo dove fare
acquisti collettivi con la formula dell'abbonamento e del ritiro della
spesa.
(liberamente tratto da AGRA, D15312) |